domenica 1 luglio 2012

Revisione Prefinale

Il 27 giugno durante la consegna prefinale abbiamo esposto i nostri progetti ai dottorandi Elisa Fiorini e Chiara Roma e all'Arch. del modulo di bioclimatica Cinzia Naticchioni.
Questo confronto è stato molto utile in quanto mi hanno suggerito delle modifiche da apportare al mio progetto, quali:
- abbasare la quota del giardino al livello della strada in modo da consertire l'accesso su 3 dei 4 lati previsti per aumentare la permeabilità tra interno esterno;
- aprire il prospetto esposto a Sud che inizialmente avevo pensato interamente chiuso.


In più mi hanno consigliato di vedere alcuni progetti dell'architetto Martha Schwartz per trovare degli spunti per quanto riguarda l'allestimento del giardino.


http://www.marthaschwartz.com/index.html

martedì 8 maggio 2012

CONTESTO FISICO


CONTESTO AMBIENTALE


Patnership

Il mio Programma prevede una Scuola di Cucina con ristorante, alloggi, aule per le lezioni, e orti con uso anche didattico... così ho pensato di contattare Daniele Persegani e Franca Rizzi come committenti virtuali, e fortunatamente hanno accettato... anche se per l'intervista ancora non ho potuto fare niente!

Daniele Persegani, nasce nel 1972 a  Cremona da mamma Emiliana e padre Cremonese. E’ cresciuto in una casa molto grande. Da piccolo passava il tempo in cucina nell’osteria della nonna e la guardava incantato mentre tirava a mano col mattarello di rovere chili di sfoglia all’uovo ed affettare , i salumi emiliani …. Ed è proprio da lì che nasce la sua passione per la cucina e per le tradizioni. Oggi oltre ad insegnare ed essere vice preside del rinomato Istituto Alberghiero di Salsomaggiore Terme, è il cuoco protagonista di Alice Casa.. un programma culinario su Canale Alice.
Franca Rizzi Conduce Programmi di Cucina da oltre 10 anni.


http://www.alice.tv/articolo/Casa-Alice-format-alice-tv

domenica 22 aprile 2012

BANG


X Y . . . e Z

Un grande piano si estende orizzontalmente diventando il punto di partenza del progetto. Questo piano (per definizione bidimensionale) viene intersecato da altri piani, trasparenti e opachi, di dimensioni differenti suddividendo lo SPAZIO e dando origine ai diversi ambienti che accoglieranno le diverse funzioni. Come ho già detto il piano terra rimane completamente libero eccetto per i setti che scendono dai piani superiori che oltre ad identificare le varie aree (orti, percorsi, zona relax...) disegnano le traiettorie da percorrere con varchi e passaggi obbligati, ottenendo così un giardino dinamico.







SFALZAMENTO .. SLITTAMENTO..INCROCIO.. plastico







PADIGLIONE BARCELLONA

Ludwing Mies Van Der Rohe è partecipe dell'Espressionismo, più che agli aspetti plastici i suoi interessi sono rivolti alla trasparenza e alle forme cristalliformi.
Con la celebre Stanza di vetro alla Mostra di materiali di Stoccarda, Mies ideò un nuovo schema progettuale - un sistema compositivo che generava una pianta aperta caratterizzata da spazi fluidi e da un implicito senso di coreografia spaziale. La nuova esperienza spaziale scoperta nella Stanza di vetro fu esposta per la prima volta in forma compiuta nel padiglione tedesco alla fiera di Barcellona del 1929. Questo edificio destò l'attenzione internazionale in quanto espressione di una nozione radicalmente nuova di spazio dinamico. Lo spazio dava origine a inedite percezioni spazio-temporali.

Le sperimentazioni neoplastiche che conduce Mies riguardano la disarticolazione in lastre bidimensionali della costruzione e dell'uso del piano e delle sue leggi di aggregazione per SFALZAMENTO, SLITTAMENTO, e INCROCIO.


Lo spazio è un continuum libero e aperto, lo spazio è direzionato e sagomato da piani che non si chiudono mai, che fluiscono e si estendono. Lo spazio è articolato attraverso i setti.



Nel Padiglione di Barcellona, Mies introduce per la prima volta alcune significative innovazioni, sfruttando i principi della PIANTA LIBERA e degli SPAZI FLUENTI. L'edificio poggia sopra un podio di travertino alla cui estremità sud si eleva un segmento di muro dello stesso materiale che comporta una svolta di 180 gradi e conduce a un piccolo edificio annesso. Una grande piscina d'acqua si estende verso sud-est: le lastre del pavimento proseguono oltre il bordo dando l'impressione che l'acqua continui a scorrere sotto il basamento, e creando una continuità visiva tra interno ed esterno. Il tetto piano dell'edificio è sostenuto da pilastri cruciformi che danno l'impressione che il tetto sia sospeso e rivelano il carattere non portante delle pareti: lastre di pietra pregiata oppure il vetro colorato fungono unicamente da preziosi elementi divisori che sembrano fluire l'uno dentro l'altro al di sotto e oltre il tetto piano a creare un'armonica continuità tra esterno ed interno.